lunedì 17 gennaio 2011

Decolla il primo aereo che non inquina

Ci preoccupiamo sempre delle emissioni delle nostre automobili, ma ci sono altri mezzi di trasporto altrettanto diffusi che inquinano ancor di più, come ad esempio gli aerei. Per non parlare, poi, delle loro scie chimiche: c’è chi ci crede ciecamente, chi invece sostiene siano solo una gigantesca messinscena e chi addirittura ha presentato un’interrogazione parlamentare in merito; rimane pur sempre il fatto che, qualsiasi cosa siano, finiscono comunque nell’aria che respiriamo.

La ricerca in chiave ecologica nel settore dell’aeronautica inizia, così, a dare i primi frutti: alcuni mesi fa, è stato portato a termine il volo inaugurale del Solar Impulse, il primo aereo ad energia solare, le cui ali sono appunto tappezzate di pannelli fotovoltaici, ma ad oggi rimane ancora un prototipo; adesso è il turno di Elektra One, velivolo ad uso civile ad emissioni zero. Il segreto di questo strabiliante risultato è presto svelato: al posto di un comune motore a cherosene, ne utilizza uno elettrico da 16 kW, che gli consente un’autonomia di circa 3 ore, con una distanza massima raggiungibile di quasi 400 km alla velocità di 160 km/h - neppure confrontabile con quella dei jet di ultimissima generazione, ma più che sufficiente per un volo in tranquillità -. Per contenere i consumi, sono stati utilizzati materiali sofisticatissimi, che ne hanno limitato il peso complessivo a soli 120 kg, nonostante l’apertura alare di ben 9 metri ed una fusoliera tutto sommato ampia. La sua casa produttrice PC-Aero ha già pensato ad un apposito hangar, denominato simpaticamente Green Village Airfield, con il tetto coperto da celle fotovoltaiche, che forniranno l’energia necessaria per ricaricarlo in aeroporto.

Il progetto è molto interessante, bisogna riconoscerlo, anche se i limiti attuali di questa tecnologia sono evidenti: con un’autonomia simile è impensabile attraversare gli oceani e, aumentandone le dimensioni - e conseguentemente il peso - per renderlo idoneo al trasporto civile, questa diminuirebbe ulteriormente. “L’unione fa la forza”: mai proverbio fu più azzeccato, perché l’accoppiata tra le ali del Solar Impulse ed il corpo dell’Elektra One, unita ad alcuni accorgimenti e migliorie minori, potrebbe portare allo sviluppo dell’aereo del futuro, amico dell’ambiente e dei suoi passeggeri.

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