venerdì 10 dicembre 2010

E’ nato Google eBooks

Amazon è ormai il leader indiscusso dell'editoria elettronica: ci ha provato anche Apple ad insidiarlo, ma l'applicazione iBooks per iPad ed iPhone stenta ancora a decollare.
Le vendite del settore sono, però, in costante crescita, segno che potrebbe esserci ulteriore spazio per una seria ed agguerrita concorrenza: Google ha, così, deciso di raccogliere il guanto della sfida e, come sempre, vuole fare le cose in grande stile.
Negli scorsi giorni, si sono susseguite le voci riguardanti il progetto Google Editions, un innovativo portale stracolmo di e-book realizzato dalla casa di Mountain View: oggi è finalmente arrivato l'annuncio ufficiale ed è nato Google eBooks, che in realtà è tutto questo e molto altro ancora. Oltre ai tre milioni di libri già disponibili, buona parte dei quali scaricabili gratuitamente, per la prima volta arriva un servizio che non ha bisogno né di hardware su misura, né di programmi compatibili solo con un sistema operativo piuttosto che un altro: per usufruirne, basta un semplice dispositivo dotato di un browser che supporti Java e di una connessione Internet. In questo modo, la lettura sarà possibile su qualsiasi PC, sia esso un tablet, un notebook oppure un desktop, e su tutti gli smartphone di ultima generazione, mentre per i più esigenti a breve arriveranno le app su misura per Android ed iOS 4.

Le principali case editrici hanno già intavolato le trattative per entrare nello store con i loro bestseller e si stima che, entro i primi mesi dell'anno prossimo, saranno disponibili circa 300.000 titoli coperti da diritti d'autore, la maggior parte dei quali saranno le stesse novità normalmente reperibili in libreria. Si sono proposte anche alcune università, quindi c'è da aspettarsi un notevole quantitativo di opere a carattere tecnico e professionale, con grande gioia di tutti gli studenti. Il costo dei testi a pagamento è in linea con quello di Amazon ed iBooks e, con le politiche attualmente adottate per la ripartizione dei proventi, Google si garantirà quasi la metà di quanto verrà guadagnato complessivamente: scelta insolita, visto che in passato il colosso dell'informatica ci ha abituati ad abbracciare la filosofia del "meglio piccolo e frequente piuttosto che grande ma occasionale". Le interpretazioni economiche possono essere molteplici, ma la più accreditata è che, considerato il margine di crescita del settore, così facendo a Mountain View avranno la possibilità di scendere sensibilmente coi prezzi senza soffrire troppo.
Fonte: The Pollo Web

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