martedì 21 dicembre 2010

Il vero volto dell’uomo della Sindone

Un documentario di due ore sul sudario conservato nel Duomo di Torino, e che i credenti considerano il calco del corpo di Gesù di Nazareth, verrà proposto, per la prima volta in Italia, da History Channel (canale 407 di SKY) martedì 21 dicembre alle 23.
L'iconografia del Cristo è storicamente influenzata dalla grande pittura gotica e rinascimentale e, solo più di recente, nell'immaginario collettivo, influenzata dal mix di fattezze degli svariati attori che hanno rappresentato Gesù sul grande e sul piccolo schermo. Un dato però pare ormai assodato: il Nazareno non aveva capelli biondi e occhi azzurri.

Secondo molti studiosi il vero volto del Messia è quello impresso nella Sacra Sindone, il lenzuolo di lino di 4 metri tra le più famose e controverse reliquie che da secoli affascina scienziati e credenti e sulla cui autenticità vi è tuttora un'acceso dibattito. Ora il volto dell'uomo della Sindone rivive grazie all'incontro tra relgione e scienza.

Lo studio sul sudario conservato nel Duomo di Torino e che molti considerano il calco del corpo di Gesù verrà proposto, per la prima volta in Italia, da History Channel (canale 407 di SKY) martedì 21 dicembre alle 23. Si tratta di un documentario di circa due ore che, in America, è andato in onda a marzo scorso.

"Il vero volto di Gesù" segue il lavoro di un team di artisti grafici americani per un anno alle prese con la realizzazione di un modello tridimensionale del calco impresso nella Sindone. Tra questi l’esperto di computer grafica Ray Downing. Dopo aver riprodotto il volto di Abramo Lincoln, Downing ha voluto ricostruire quello di Cristo trasformandola in un’immagine animata in 3D. Una "missione" cui ha dedicato molti anni: "Le persone che hanno incontrato Gesù durante la sua vita - ha detto - sono state in contatto con un uomo reale che faceva cose tangibili. Ed io ho scelto di cercare Gesù in questa sua essenza fisica, perché è in questo modo che egli venne a noi".


Downing si è detto convinto che la Sindone racchiuda informazioni fondamentali per la decodificazione dei dati necessari alla ricostruzione: "Se guardi la Sindone hai l’impressione che si tratti di un dipinto, ma non lo è affatto. È un archivio di informazioni tridimensionali".

Proprio dalla decodifica delle informazioni e dall'estrapolazione del sangue di cui è impregnato il lenzuolo, il team dei ricercatori è arrivato alla realizzazione di alcune immagini. Gli studiosi che hanno lavorato al progetto sono assolutamente convinti che la Sindone sia autentica e che celi il vero volto del Cristo di duemila anni fa.
Fonte articolo: kataweb.it

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