L'azienda della Difesa sconta gli arresti eccellenti. Milano in rosso, deboli le altre europee. La Borsa di Tokyo ignora i test nucleari della Corea del Nord e si rafforza sul via libera a nuove politiche aggressive sul fronte valutario. Ieri chiusura debole per Wall Street, euro stabile dopo aver raggiunto i massimi sullo yen da quasi tre anni.
MILANO - In un'Europa scossa dalle dimissioni del Papa Benedetto XVI, in Italia sono ancora i casi di incroci tra finanza e procure a scuotere i mercati. Il caos esploso intorno a Finmeccanica, con gli arresti del presidente e ad Orsi, stanno zavorrando il titolo, sospeso a Piazza Affari.
Il listino milanese ha accelerato le perdite con una flessione dello 0,9%. Occhi puntati anche su Rcs, il cui board si riunisce dopo l'annuncio ai sindacati di un piano di ristrutturazione molto pesante, con 800 esuberi e la chiusura o vendita di una decina di periodici, oltre al trasferimento dalla storica sede di via Solferino. Al ribasso anche l'andamento di Ansaldo Sts, tra i peggiori del Ftse Mib dopo aver annunciato conti sotto le attese.
Nel resto del Vecchio continente si segnala Barclays, che ha annunciato una perdita di 1 miliardo di sterline nel 2012 e un piano di 3700 euberi. Il Dax di Francoforte cede lo 0,3%, il Cac 40 di Parigi arretra dello 0,28%, il Ftse 100 di Londra segna -0,11%. Per i listini europei, probabilmente una maggiore direzione arriverà nel pomeriggio dagli Stati Uniti, dove si attendono alcuni dati macroeconomici (fiducia delle imprese) e alcune trimestrali (CocaCola). Nella notte, poi, occhi puntati sul discorso di Barack Obama.
Sul versante del debito pubblico, il Tesoro è chiamato a un'asta Bot annuali da 8,5 miliardi, antipasto per quella di Btp trentennali di domani. Lo spread, la differenza tra il rendimento offerto da Btp e Bund decennali, si restringe leggermente rispetto all'apertura a 300 punti base, con i titoli italiani che rendono il 4,56%.
L'andamento dei mercati valutari continua ad avere un ascendente preponderante su quelli azionari. Ieri, al termine dell'Eurogruppo, il francese Pierre Moscovici ha sottolineato che la questione della stabilità dell'euro è prioritaria e che la "guerra dei cambi" avrà un ruolo centrale nei prossimi appuntamenti internazionali. Ma in Giappone Haruhiko Kuroda, a capo della Asian Development Bank e tra i più autorevoli candidati alla poltrona di governatore centrale, ha specificato che una politica monetaria aggressiva può essere accettata per tutto il 2013 e dagli Usa è arrivato una sorta di "via libera" a questa politica.
Il listino milanese ha accelerato le perdite con una flessione dello 0,9%. Occhi puntati anche su Rcs, il cui board si riunisce dopo l'annuncio ai sindacati di un piano di ristrutturazione molto pesante, con 800 esuberi e la chiusura o vendita di una decina di periodici, oltre al trasferimento dalla storica sede di via Solferino. Al ribasso anche l'andamento di Ansaldo Sts, tra i peggiori del Ftse Mib dopo aver annunciato conti sotto le attese.
Nel resto del Vecchio continente si segnala Barclays, che ha annunciato una perdita di 1 miliardo di sterline nel 2012 e un piano di 3700 euberi. Il Dax di Francoforte cede lo 0,3%, il Cac 40 di Parigi arretra dello 0,28%, il Ftse 100 di Londra segna -0,11%. Per i listini europei, probabilmente una maggiore direzione arriverà nel pomeriggio dagli Stati Uniti, dove si attendono alcuni dati macroeconomici (fiducia delle imprese) e alcune trimestrali (CocaCola). Nella notte, poi, occhi puntati sul discorso di Barack Obama.
Sul versante del debito pubblico, il Tesoro è chiamato a un'asta Bot annuali da 8,5 miliardi, antipasto per quella di Btp trentennali di domani. Lo spread, la differenza tra il rendimento offerto da Btp e Bund decennali, si restringe leggermente rispetto all'apertura a 300 punti base, con i titoli italiani che rendono il 4,56%.
L'andamento dei mercati valutari continua ad avere un ascendente preponderante su quelli azionari. Ieri, al termine dell'Eurogruppo, il francese Pierre Moscovici ha sottolineato che la questione della stabilità dell'euro è prioritaria e che la "guerra dei cambi" avrà un ruolo centrale nei prossimi appuntamenti internazionali. Ma in Giappone Haruhiko Kuroda, a capo della Asian Development Bank e tra i più autorevoli candidati alla poltrona di governatore centrale, ha specificato che una politica monetaria aggressiva può essere accettata per tutto il 2013 e dagli Usa è arrivato una sorta di "via libera" a questa politica.
Fonte articolo: Repubblica.it
Nessun commento:
Posta un commento