mercoledì 23 gennaio 2013

Milano, nel Duomo si pagherà anche per scattare le fotografie


A Milano la Veneranda Fabbrica aumenta le vecchie tariffe e ne introduce di nuove. Il ticket per le riprese
fotografiche è di 2 euro: chi paga riceve un braccialetto rosso, chi fa il furbo rischia di essere allontanato.


I blocchi di marmo che per secoli sono arrivati lungo il Naviglio diventando pian piano la sagoma bianca del Duomo, attraversavano le mura di Milano senza pagare il dazio che toccava invece versare per la merce profana, destinata ai commerci cittadini. Le pietre recavano incisa la scritta 'Ad U. F. A.' (Ad usum Fabricae Ambrosianae) e in dialetto a ufa (o nelle varianti a uffa o a ufo) è diventato per questa ragione sinonimo di gratis. Altri tempi: oggi il pedaggio tocca a chi entra nella cattedrale con l'idea di farsi un giro. Lo scorso aprile erano già state alzate le tariffe per la visita alla terrazza, quota guglie e Madonnina: scale 7 euro, ascensore 12. In entrambi i casi l'incremento era stato di 2 euro.

Da pochi giorni la tecnologia ha suggerito un'altra idea per cercare di far cassa. Visto che con telefoni, tablet e digitali siamo tutti fotografi, perché non far pagare il biglietto a chi vuole portarsi a casa un'immagine ricordo degli interni del Duomo? Ecco che a un banco comparso all'ingresso è possibile versare un obolo di 2 euro e ricevere un braccialetto rosso. Una volta indossato, si possono riprendere, ma senza flash, le favolose meraviglie della cattedrale. Chi fa il furbo e decide di scattare senza pagare, rischia di essere pizzicato dalla security ed eventualmente, al secondo richiamo, di essere cacciato, un po' come dai buttafuori in un locale. Lo spiega gentilmente una delle due guide presenti all'ingresso, nove lingue conosciute a testa, che con il loro mantello rosso sono gli angeli custodi 
dei 5 milioni di turisti ogni anno in visita al simbolo della città.

fonte articolo: milano.repubblica.it

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