Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature è stato effettuato dalla University of Ottawa e dalla compagnia statunitense Jennerex Inc. Il ‘virus killer’, battezzato ‘JX-954′ e derivato da un vaccino contro il vaiolo, a differenza della chemioterapia, che ha effetti collaterali pesanti, puo’ causare al massimo febbre per 24 ore.
Il primo test è stato effettuato su 23 pazienti con un tumore avanzato. In sei degli otto volontari il tumore si è ridotto, mentre in sette pazienti dello stesso gruppo ristretto il virus si è replicato ma non nei tessuti normali.
“Siamo molto eccitati perché è la prima volta nella storia della medicina che una terapia virale dà luogo a replicazione nei tessuti cancerosi dopo un’infusione intravenosa”, ha spiegato John Bell, scienziato dell’Ottawa Hospital Research Institute.
“Lo studio è importante perché dimostra che siamo in grado di utilizzare questo approccio per esprimere selettivamente geni estranei nei tumori, aprendo le porte a una serie completamente nuova di terapie antitumorali mirate”.
Fonte articolo:Polloweb
1 commento:
C'è davvero di che essere eccitati!!Speriamo...
Posta un commento