Si chiamerà “Google Music”, arriverà a breve e – etichette permettendo – punta a cambiare il modo in cui fruiamo la nostra musica. Il nuovo servizio di Big G. permetterà agli utenti di conservare i propri brani preferiti (fino a 20 mila) sulle nuvole, ovvero sui server del motore di ricerca.
Dal pc, dai telefoni e tablet Android, sarà poi possibile accedere ovunque alla nostra libreria musicale. “Google Music” – per ora gratuito ma su invito – funzionerà anche offline, permetterà di organizzare playlist e di avere info su album e brani. Servizi simili, come Spotify, stanno funzionando bene in Inghilterra. Ma il peso di Google sul mercato online potrebbe spedire definitivamente la musica sulle nuvole.
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