martedì 11 febbraio 2014

Europa fallimento totale: L’Olanda pronta a sganciarsi, studio su “exit stategy”

Il leader del partito di destra olandese Freedom Party Geert Wilders ha presentato ieri uno studio economico, commissionato alla società di consulenza inglese Capital Economics, che presenta i benefici per l’Olandarivenienti da una sua uscita non solo dall’Eurozona ma dalla Unione Europea, inserendolo dentro al programma per le elezioni europee su cui chiamerà gli elettori olandesi a votare.

USCIRE DALL’EURO: I VANTAGGI
 – Lo studio di ben 157 pagine affronta i vantaggi di un’uscita dell’Olanda sotto due punti di vista. Il primo riviene dalla maggiore crescita riveniente dal potere decidere politiche commerciali ed industriali, fuori dal quadro regolatorio europeo, e soprattutto dalla ritrovata autonomia monetaria e fiscale che potrebbe essere indirizzata verso le esigenze precipue dell’economia olandese e non essere più un “one size fit all” come obbligatoriamente è quella della BCE e delle regole di Maastricht, rafforzate dai vari Fiscal Compact, Two Pack, Six Pack, eccetera che lo studio stesso ritiene comunque ritagliate solo sulla situazione della Germania. Ricordiamo infatti che l’Olanda ha un pesante problema di debito privato, che sta raggiungendo quasi il 300% del reddito disponibile delle famiglie ed è, includendo anche gli operatori non finanziari, oltre il 220% del PIL, motivo per cui lo Stato ha già dovuto nazionalizzare due delle quattro principali banche olandesi, ABN Amro e SNS Reaal.

È chiaro che una politica monetaria deflazionistica è l’ultima cosa che serve per chi è molto indebitato e già fa fatica a restituire i soldi, quindi capite la presa che anche solo quest’argomento potrà avere sull’elettorato. Infatti lo studio afferma che l’Olanda, che ha visto un drastico calo dei consumi interni dall’inizio della crisi nel 2008, avrebbe bisogno di una politica monetaria molto più lasca (“looser”) che quella imposta all’Eurozona dalla leadership tedesca: “the Dutch malady is being treated using the prescription for a German patient”.
USCIRE DALL’EURO: IL PIANO DI GEERT WILDERS – Ulteriori “guadagni” verrebbero sia dalla eliminazione dell’ingombrante (“cumbersome”) regolamentazione che l’UE impone alle aziende, ritenuta particolarmente inefficiente, specie se confrontata con la legislazione interna del vicino UK, sia dal risparmio sui versamenti alla UE (l’Olanda è un contributore netto), sia dall’autonoma gestione dei flussi di immigrazione, campo dove certamente gioca anche il pregiudizio ideologico del partito che ha commissionato lo studio.

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